Dal 1970 il fotografo Giorgio Colombo inizia un grande rapporto di amicizia e stima con Alighiero Boetti, a cui dedica ed è dedicato questo libro.

Certe foto biografiche di Alighiero Boetti, scattate da Colombo, sono ormai iconiche: quando spruzza la Ghisa, in studio con Salman in motorino, disegnando una virgola sulla carta quadrettata o davanti alla sua Mappa in mostra. Nei cataloghi e pubblicazioni varie, le poche immagini biografiche hanno di solito il compito di accompagnare le foto di opere e i testi critici per imbellire la pubblicazione, per umanizzarla, per contestualizzare e “alleggerire” i testi critici.

Quel che ha fatto il fotografo Giorgio Colombo, seguendo Alighiero Boetti in 30 anni, fotografandolo regolarmente, catturando quasi tutte le sue mostre, tantissime sue opere, i suoi diversi studi, la sua carriera e la sua famiglia è oro per la storia dell’arte, materiale sacro per gli archivi e oggetto di documentazione.

Pubblicando questa raccolta, Colombo trasmette generosamente anche il pensiero di Alighiero, aiutando sempre di più il pubblico ad entrare nell’infinito mondo di Boetti.

Giorgio Colombo nasce a Milano nel 1945 ed inizia a fotografare nel 1959. Dal 1960 al 1965 studia Pittura presso la Scuola d’Arte del Castello Sforzesco di Milano. Nel 1963 inizia il suo lavoro di documentazione sull’arte ad uso personale e di studio. Dal 1965 lavora come grafico presso alcune case editrici milanesi e in seguito è Art Director e fotografo per Olivetti. Nel 1971 apre il suo studio a Milano, oggi sede dell’archivio, iniziando l’attività di fotografo professionista. Nel 1984 inizia la digitalizzazione dell’archivio fotografico e di tutti i documenti ad esso collegati. Oggi questo archivio, consultabile online, è punto di riferimento e memoria storica delle avanguardie dagli anni 60 a oggi, in particolare dell’Arte povera.