Dall’impiego quotidiano delle tecnologie che sono già parte integrante della nostra vita, come il pacemaker o lo smartphone, fino alle fantasie relative al superamento della dimensione fisica e mortale dell’essere umano, la serie dell’artista svizzero, rintraccia, dalla Svizzera alla Russia, dalla Francia alla Repubblica Ceca, le persone, gli oggetti e i concetti cardine di questo movimento, rivelandone in controluce le complessità e le zone d’ombra.
La mostra, curata da Irene Alison e Paolo Cagnacci, propone una nuova declinazione del percorso fotografico intrapreso dal Rifugio Digitale nell’indagare il dialogo tra naturale e artificiale, ma anche tra dimensione terrena e spirituale, visto attraverso gli occhi dei fotografi che hanno esaminato le tensioni che attraversano il contemporaneo, riflettendo sulla posizione che l’uomo occupa sul pianeta.
In questo contesto, le immagini di Matthieu Gafsou dischiudono non solo le più ardite frontiere e i maggiori paradossi del progresso tecnologico, ma anche i dilemmi esistenziali a cui la proiezione transumanista ci mette di fronte: saremo mai pronti all’abbandono del corpo fisico in favore di una dimensione sempre più ibridata con le macchine? Come potremmo riconcepire la nostra esistenza se in un futuro post umano potessimo rimandare in eterno l’appuntamento con la morte?

Matthieu Gafsou (CH, F, 1981) vive e lavora a Losanna, in Svizzera. Dopo aver conseguito un master in filosofia, letteratura e cinema all’Università di Losanna, ha studiato fotografia alla Scuola di Arti Applicate di Vevey. Dal 2006, Gafsou ha partecipato a numerose mostre collettive e personali e ha pubblicato sei libri. Nel 2009, Gafsou ha ricevuto il “HSBC Foundation Award for Photography” e successivamente è stato invitato a contribuire alla mostra reGeneration2 realizzata dal Musée de l’Elysée. Nel 2014, lo stesso museo ha allestito la mostra personale Only God Can Judge Me. Nel 2018, la mostra H+ è uno dei momenti salienti dei Rencontres de la Photographied’Arles e poi viaggia in tutto il mondo (Cina, Australia, Italia, Irlanda, Spagna, Svizzera, ecc.). Nel 2022, il progetto Vivants viene presentato in extenso al Museo Pully e a Paris Photo, dove Gafsouvince il premio Ruinart. Gafsou insegna da diversi anni all’École cantonale d’art de Lausanne (ECAL). È anche membro fondatore dell’agenzia MAPS.

H+. Matthieu Gafsou

Peso 0.1 kg
Dimensioni 14.8 × 21 × 0.5 cm
Pagine

36

Anno pubblicazione

2023

Lingue

italiano

Stampa

colori

Legatura

spillato

Disponibilità

disponibile

a cura di Laura Andreini


Edizione italiana


8.00

ISBN: 9-788855-211284

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