Fuoriarchivio costituisce una raccolta di 241 disegni realizzati da Renato Ranaldi dal 2014 al 2022, e 43 tra chine e carboncini il cui ritrovamento è avvenuto successivamente alla precedente catalogazione ordinata in due volumi (Renato Ranaldi. Disegni 1959-2013, I-II).
L’antologia presentata vuole avversare quel destino di dimenticanza che concerne l’arte e dimostrare come il disegno, nel suo svolgersi, sia una finestra aperta sul mare di ipotesi e di profili dove è possibile perdersi.

Renato Ranaldi nasce nel 1941 a Firenze dove frequenta l’Accademia di Belle Arti, diplomandosi in pittura nel 1962. Nel corso della sua produzione segue strade personali, lontane dalle tendenze artistiche del momento. Attraverso la molteplice sperimentazione di tecniche e materiali focalizza una funzione linguistica aliena dalle modalità correnti. La sua attenzione si rivolge con particolare interesse al disegno, dal quale scaturisce l’opera plastica e pittorica. Espone in musei in Italia e all’estero (Malmö, Los Angeles, New York, Parigi, Fresnes, Vienna, Cetinje, Goeppingen) affermandosi tra i più interessanti artisti del panorama italiano contemporaneo.