Con la mostra Solstice di Claudine Doury, il nostro percorso ci conduce, attraverso le immagini della fotografa francese, alla scoperta di riti antichi ma anche di inquietudini e istanze assolutamente contemporanee: il rapporto tra esseri umani e natura; il dialogo tra presente e memoria; il potere creativo e rivoluzionario della femminilità; il confine sottile tra transizione, perdita, cambiamento e nuovi inizi.
Viaggiatrice empatica e sensibile che negli ultimi decenni ha ampiamente documentato regioni come l’Asia centrale, la Crimea e la Siberia, fotografa di grande talento e vincitrice del prestigioso Leica Oskar Barnack Award nel 1999, Doury da oltre un decennio, ogni 21 giugno, intraprende un viaggio che la porta da San Pietroburgo a Maloyaroslavets in Russia, fino all’isola del lago Ives in Bielorussia, a Kaunas, Vilnius e nelle campagne polacche e lettoni, per documentare i riti del solstizio. Doury li racconta con immagini misteriose e delicate, in bilico tra la realtà e il sogno, per evocare le forze invisibili che si muovono attraverso questi luoghi in una notte che sembra senza fine e che promette nuovi inizi.