Nel centenario della nascita di Sergio Vacchi (1925-2016), il Museo e Real Bosco di Capodimonte celebra uno dei protagonisti più eretici e visionari della pittura italiana del Novecento. Artista solitario e anticonvenzionale, Vacchi è restato ai margini delle correnti dominanti, fedele a una poetica fatta di nuove dimensioni emozionali, raggiunta esplorando sempre di più le profondità della sua psiche. Dalle prime nature morte alla gestualità informale degli anni cinquanta, fino al ritorno al figurativo negli anni sessanta e le tensioni metafisiche, la sua pittura racconta la dialettica costante tra eros e materia, storia e mito, ragione e visione. A Roma, a contatto con intellettuali come Guttuso, Fellini e Volponi, sviluppa i grandi cicli pittorici dedicati a Federico II, Galileo Galilei e al Concilio Vaticano II, riflessioni su potere, conoscenza e libertà di espressione artistica. Le opere di Vacchi hanno affascinato appassionati e collezionisti: tra questi Sophia Loren, che per “Architectural Digest” si fece fotografare nell’ingresso della sua casa in Florida, con una tazzina di caffè, sotto il suo ritratto eseguito da Sergio Vacchi. Negli ultimi decenni, ritiratosi in Toscana presso il Castello di Grotti, oggi sede della fondazione che porta il suo nome, Vacchi elabora cicli pittorici di grande forza simbolica. Le sue tele restano un testamento dell’arte come resistenza morale, capace di svelare le nostre inevitabili inquietudini.
La mostra sarà visitabile dal 6 novembre 2025 al 27 gennaio 2026.
Sergio Vacchi nasce a Castenaso di Bologna il primo aprile del 1925 e rappresenta una delle voci più originali della pittura italiana del secondo Novecento. Fin dagli esordi rivela una vocazione personale per una figurazione intensa e drammatica, che gli vale l’appoggio del critico Francesco Arcangeli. Dall’Espressionismo al linguaggio informale, fino ai grandi cicli figurativi su potere, mito e conoscenza, la sua arte unisce visione, inquietudine e poesia. Dal 1996 fino alla morte, sopraggiunta nel 2016, vive e lavora nel Castello di Grotti (Siena), sede della Fondazione che porta il suo nome.
Eike Schmidt dal 1995 ha ricoperto incarichi in importanti istituzioni internazionali, tra cui il Kunsthistorisches Institut di Firenze, la National Gallery of Art di Washington, il Getty Museum di Los Angeles e Sotheby’s a Londra. Dal 2009 al 2015 è stato curatore al Minneapolis Institute of Art, poi Direttore delle Gallerie degli Uffizi fino al 2023. Dal 2024 guida il Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli. Parallelamente, è attivo in ambito accademico e amministrativo, con incarichi presso la Humboldt-Universität di Berlino, il Fondo Edifici di Culto e la Fondazione Museo Igor Mitoraj.
Ursula Benvenuti, storica dell’arte, è segretario generale della Fondazione Sergio Vacchi, riconosciuta dalla Regione Toscana dal 1998, ha la sua sede nel Castello di Grotti, a pochi chilometri da Siena, acquistato dall’artista nel 1996. La sede si presta ottimamente all’ospitalità e allo scambio nazionale ed internazionale: essa è costituita infatti dallo splendido castello e da alcuni edifici annessi, che sono in parte adibiti ad alloggi, nei quali è possibile ospitare studiosi di Università e Accademie straniere.
SOGNO MEDITERRANEO / MEDITERRANEAN DREAM. SERGIO VACCHI
SOGNO MEDITERRANEO / MEDITERRANEAN DREAM. SERGIO VACCHI
| Peso | 0.22 kg |
|---|---|
| Dimensioni | 24 × 30 × 1.5 cm |
| Pagine | 104 |
| Anno pubblicazione | 2025 |
| Lingue | Italiano/inglese |
| Stampa | colori |
| Legatura | cartonato |
| Disponibilità | disponibile |
| Numero immagini | 49 |
€28.00











