Monografia dedicata all’artista siciliano Antonino Bove e alla sua peculiare ricerca sul superamento della morte fisica dell’essere umano. Bruno Corà racconta lo straordinario iter artistico di uno dei più poliedrici artisti contemporanei italiani e la sua ricerca nella sfera del sogno e della morte.

Dalla prima metà degli anni ‘60 inizia a lavorare con la macchina fotografica, producendo stampe e assemblaggi di immagini, scritture e impiegando nella pittura materiali quali cera, catrame, garze, pigmenti vari, ma anche oggettistica e vetro, dando forma a opere investite da una poetica immateriale, psicologica, metapsichica. Tale orientamento si qualifica nel decennio successivo con ricerche di etno-antropologia caratterizzate da interessi sociali, politici e storici, aperti tuttavia alla sfera mistica, utopica, analitica che non disdegna incursioni nell’alchimia, come pure nel sogno. L’ampia area di interessi e azioni che si svilupperà dalla seconda metà degli anni ‘70 fino agli anni ‘90 riguarda la sfera temporale e psichica del sogno.

Ma il campo di studio che maggiormente ha sempre affascinato l’artista siciliano è il progetto artistico utopico di salvare l’uomo dalla morte fisica, e con lui l’universo stesso.

ANTONINO BOVE. L’ARTE PIÙ POTENTE DELLA FISICA

Peso 1.6 kg
Dimensioni 24 × 28 × 2.8 cm
Pagine

320

Anno pubblicazione

2021

Lingue

italiano/inglese

Stampa

BN; colori

Legatura

brossura

Disponibilità

disponibile

a cura di Bruno Corà


Edizione italiana/inglese


45.00

ISBN: 978-88-55210-86-7

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