La collana On the Road amplia i propri confini, proponendo una guida di architettura unica nel suo genere, incentrata non su una città, ma su una tipologia edilizia estremamente contemporanea: i Maggie’s centres, edifici non ospedalieri dedicati all’assistenza dei malati di cancro, nati in Gran Bretagna dalla sensibilità di Maggie Keswick e di suo marito, il critico di architettura Charles Jencks.
Il volume, dal carattere scientifico, è frutto della ricerca di Caterina Frisone, architetto e docente che ha conseguito un dottorato di ricerca alla Oxford Brookes University con una tesi dedicata allo studio di questi centri.
Attraverso la guida, il lettore/visitatore è introdotto alla scoperta di un modo diverso di ideare e realizzare l’architettura, intesa come un mezzo per alleviare e affrontare la malattia, grazie a edifici “emotivamente sani”, realizzati da alcuni tra i più noti architetti del mondo e riconoscibili non per la loro tipologia ma per il loro potere terapeutico.
La particolarità di questi ambienti, infatti, risiede nella capacità di agire sia sul fisico che sulla mente, contribuendo al benessere delle persone stimolando tutti i sensi: tramite lo spazio, il materiale e la luce, l’architettura dei centri suscita emozioni e influenza tutti i “visitatori” (termine con cui sono indicati, all’interno delle strutture, tanto i malati quanto i loro familiari o amici), trasmettendo gioia ed energia.
Oggi, a più di venticinque anni dalla realizzazione del primo edificio, si contano 28 Maggie’s centres in diversi Paesi del mondo, e molti altri sono in costruzione o in fase di progettazione. L’auspicio è che si moltiplichino raggiungendo ogni ospedale oncologico in Gran Bretagna e altrove.
Caterina Frisone è architetto, docente e svolge ricerca in architettura della cura e design esperienziale presso la Oxford Brookes University, School of Architecture, dove ha insegnato progettazione architettonica, analizzando come i campi esperienziali siano catalizzatori di benessere. La sua tesi di dottorato sul ruolo dell’architettura nell’ambiente terapeutico ambisce ad aiutare gli architetti a migliorare il progetto di future strutture sanitarie.