La mostra Memoire Temporelle del fotografo inglese di origini indiane Kalpesh Lathigra è un viaggio nel viaggio: se “Homecoming“, infatti, vuol essere un’esplorazione del concetto di ‘casa‘, nel precario equilibrio tra interconnessioni globali e necessità di ri-trovare un proprio posto nel mondo, quello di Lathigra è un cammino, a ritroso, lungo il filo che lo lega alla propria cultura ancestrale. Dall’Inghilterra, dove è nato, fino all’India, da cui provengono i suoi genitori. Lungo questa traiettoria – un ritorno che ha il sapore di una scoperta – Lathigra sperimenta una condizione esistenziale di bilico tra l’ora e l’allora, tra identità ed eredità, che appartiene a milioni di immigrati di seconda generazione nel mondo. Nei mercati, in mezzo alla folla e alle merci, tra vacche sacre e lottatori a petto nudo, ballerini di break dance e venditori di melograni, il fotografo raccoglie i frammenti dell’idea di India che si porta dentro e, allo stesso tempo, esplora con occhi nuovi un Paese a cui lo lega una relazione complessa e indissolubile. Intima, carnale, seducente, polverosa, calda e colorata, la metropoli indiana si rivela generosamente con le sue contraddizioni davanti al suo obiettivo, conservando sempre parte del suo mistero: nelle ombre profonde, nello stormire delle foglie di palme, nel frusciare dei saari bordati d’oro, nell’orizzonte davanti a Bombay, in cui la linea tra il cielo e il mare si fa incerta e sfumata, tra lo smog, la bruma e gli occhi velati di malinconia.